Il Medioevo e il contesto sociale
Per capire le origini della Commedia Medievale si deve riflettere sul contesto storico in cui è nata e sull’importanza della comunicazione nel Medioevo.
Siamo attorno all’anno mille, il Medioevo durerà secoli. È un momento di mutazione delle tradizioni umane soprattutto determinate dalla presenza di un principio fondamentale, la religione.
Nel medioevo tutte le leggi si rifanno ai principi religiosi e dovevano essere approvate dall’ente supremo dell’epoca che era il Vaticano e dal Papa.
La riforma gregoriana nella vita medievale
È importante ricordare che la riforma gregoriana è il fondamento su cui si basa la nuova religione e che influenzerà la vita socio politica del Medioevo.
Venne per esempio introdotta l’impossibilità da parte dei sacerdoti di potersi sposare. A quell’epoca quando fu applicata la riforma gregoriana i sacerdoti sposati si dovettero quindi separare da mogli e figli. Una nuova regola che all’inizio non venne accolta di buon grado, ma a a cui con il passare del tempo la popolazione si adattò.
Nacque quindi in quel periodo storico la necessità di comunicare alla popolazione del Medioevo le nuove regole e i nuovi comportamenti approvati dalla legge.
La forma della comunicazione nel Medioevo e la nascita della Commedia Medievale
La comunicazione della legge dettata dalla religione avveniva principalmente attraverso le prediche e nacque l’esigenza di affinare il metodo di comunicazione, necessario per coinvolgere le persone e convincerle della bontà del principio religioso.
La chiesa cristiana introduce così la recitazione e la predica si arricchisce di un aspetto fondamentale: la rappresentazione come sistema di comunicazione.
La rappresentazione teatrale era consentita solo all’interno delle chiese ed era proibita e perseguita al di fuori del tempio.
La Commedia Medievale nasce quindi per diffondere i principi religiosi.
Se hai piacere di approfondire l’argomento ne parlo diffusamente nel video, il primo di una serie dedicati appunto alla Commedia Medievale.
Buona visione.
Ermanno